1 di 5 - Desideri aiuto con l'impostazione delle tue preferenze di visualizzazione?
XSi
No
2 di 5 - Come vorresti visualizzare il sito web?
XSinistra
Centro
Destra
3 di 5 - Vuoi ingrandire la dimensione del testo?
XSi
No
4 di 5 Vorresti visualizzare il sito Web in un contrasto elevato?
XSi
No
5 di 5 Vuoi evidenziare gli elementi cliccabili?
XSi
No
L’iter ideale per la cura della spasticità post-ictus è codificato dai percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA), che prevedono una serie di interventi clinici multidisciplinari:
Il percorso ideale può essere sintetizzato dalla seguente infografica:
L’inopportuno abbandono del percorso riabilitativo può dipendere da diversi fattori: mancanza di supporto da parte del MMG e/o del caregiver, indisponibilità di strutture assistenziali adeguate in zona, carenza di posti liberi in strutture convenzionate, se presenti, scarse disponibilità economiche per accesso a strutture private, impossibilità ad effettuare spostamenti per raggiungere reparti o ambulatori idonei non in prossimità.
Al momento della dimissione dall’ospedale di riabilitazione neurologica, viene abitualmente organizzato un colloquio formale che coinvolge il team riabilitativo, l’assistente sociale, il paziente e il caregiver. Il colloquio ha l’obiettivo di illustrare il PDTA, di definire le modalità di follow-up neurologico e riabilitativo, di prescrivere le opportune terapie farmacologiche e di dare informazioni sullo stile di vita da adottare. Viene rilasciata una relazione clinica con tutte le indicazioni e le prescrizioni necessarie per consentire al malato ed al caregiver di iniziare il follow-up ambulatoriale.
In caso di evidenza di spasticità focalizzata, la neuro-riabilitazione può giovarsi del trattamento con Tossina Botulinica, che deve essere gestito da uno specifico ambulatorio per il trattamento della spasticità.
Il progetto terapeutico deve essere personalizzato sul singolo paziente. Il rispetto delle tempistiche è molto importante per offrire una terapia corretta ed efficace.
I pazienti con spasticità post-ictus necessitano dell’assistenza coordinata di un team specialistico multidisciplinare che può comprendere (ma non è limitato a):
Il coordinamento tra i componenti del team multidisciplinare è un fattore determinante del successo terapeutico nella gestione della malattia. In tal senso, deve essere individuata la figura di un coordinatore assistenziale (case-manager), cui ogni componente del team fa riferimento, che deve possedere le necessarie competenze specifiche cliniche e gestionali per poter operare in modo proattivo ed affrontare positivamente i complessi problemi della fase post-acuta dell’ictus. Il case-manager accoglie i bisogni e le aspettative della persona e dei suoi famigliari e identifica le possibilità di intervento che permettono il raggiungimento e la soddisfazione di tali bisogni.