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Gestione della vita quotidiana

Spasticità post-ictus: consigli pratici per i pazienti

Le conseguenze della spasticità post-ictus gravano sulla gestione delle attività quotidiane in modo diverso a seconda delle parti del corpo interessate e dell'entità della spasticità.

Le persone affette da spasticità possono quindi necessitare di aiuto in attività della vita quotidiana che prima erano in grado di svolgere in modo naturale e indipendente, come l'igiene personale, la preparazione di un pasto, mangiare, vestirsi.

Per affrontare al meglio le sfide che si presentano ogni giorno, il ruolo di familiari e caregiver è perciò di fondamentale importanza.

Ausili per la gestione autonoma di alcune attività

Le persone con spasticità possono utilmente servirsi di ausili in grado di offrire loro maggiore indipendenza e autonomia. Questi sono stati progettati per essere utilizzati con una sola mano e per consentire attività che altrimenti sarebbero possibili solo con l’impiego di due mani.

  • Per vestirsi e svestirsi: infila calze, lacci elastici, infila bottoni
  • Per mangiare e/o cucinare autonomamente: taglieri multiuso, pinze prensili, posate orientabili a presa facilitata, piatti con base antiscivolo e bordo rialzato
  • Per l’igiene personale: spugne a manico lungo con dosatore portasapone e impugnatura facilitata

Cura del sonno

Chi è stato colpito da ictus spesso impiega più tempo ad addormentarsi e ha un sonno meno riposante. I disturbi del sonno sono dovuti a una serie di fattori come dolore, disagio fisico e livelli ridotti di attività fisica durante la giornata.

È quindi di fondamentale importanza favorire il sonno notturno che se riposante facilita il recupero delle abilità dell’individuo. Il paziente dovrà perciò:

  • mantenere per quanto possibile un ritmo sonno/veglia fisiologico
  • evitare di assumere a cena cibi pesanti e in quantità eccessiva

Il caregiver dovrà:

  • stimolare l’individuo durante il giorno con discorsi o attività
  • mantenere la persona il più possibile fuori dal letto in modo che non tenda ad addormentarsi durante il giorno
  • informare il medico ove le strategie intraprese non abbiano un buon esito

Stretching ed esercizi da fare a casa

Dopo la dimissione dall'ospedale o dal centro di riabilitazione, o dopo aver concluso le sedute di fisioterapia ambulatoriali, è importante per il paziente mantenere la mobilità e favorire ulteriori miglioramenti, senza stimolare l'ipertono.

L'attività fisica ha lo scopo di mantenere l'allungamento dei muscoli degli arti e prevenire la comparsa di crampi, favoriti dai movimenti bruschi e improvvisi. Gli esercizi devono essere fatti lentamente, mantenendo una respirazione regolare ed evitando sforzi eccessivi.

Gli esercizi saranno concordati e prescritti con la supervisione del fisioterapista per permetterne la corretta esecuzione e apportare gli accorgimenti necessari a mantenere il paziente in sicurezza.

Tornare al lavoro

La ripresa dell’attività lavorativa rappresenta uno degli obiettivi del recupero e della riabilitazione ed è di primaria importanza per migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale del paziente. Sarà l’esito di questi percorsi a determinare se la situazione professionale dopo l’ictus dovrà essere riorganizzata, per esempio riducendo la mole di lavoro, modificando la postazione o attraverso una riqualificazione professionale.

Consigli per il caregiver

L’assistenza del paziente colpito da spasticità post-ictus è un impegno gravoso che può, però, nello stesso tempo essere fonte di grande soddisfazione. Prima di assumere questo compito è importante domandarsi se ci si sente all’altezza della situazione, prendere in considerazione la capacità di sostenere sforzi fisici e psichici prolungati e di gestire i cambiamenti duraturi dello stile di vita familiare.

Anche i familiari e i caregiver non professionali devono essere supportati, incoraggiati e, talvolta, istruiti a svolgere uno o più obiettivi riabilitativi con interventi mirati di tipo educazionale o psicoterapico. A loro volta, per sostenere il loro compito è fondamentale che:

  • parlino con altre persone che hanno affrontato esperienze simili. Il confronto può essere un arricchimento e può arrecare sollievo
  • non trascurino le proprie esigenze e i propri interessi personali, organizzando l’assistenza del paziente così da poter godere regolarmente di tempo libero
  • si mantengano sani e motivati anche nell’interesse della persona di cui ci si occupa

È necessario comunque fare riferimento a figure professionali competenti e può essere di grande utilità associarsi a organizzazioni di volontariato rivolte ai pazienti affetti da esiti di ictus per ricevere consigli, assistenza, ed affrontare i complessi iter burocratici per richiedere i servizi messi a disposizione dalle istituzioni.